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La prima cosa che bisogna tenere a mente quando si decide di fare lo sbiancamento è che: Non si può scegliere il colore che si otterrà!

Lo sbiancamento è una procedura che elimina tutte le molecole pigmentanti che hanno reso il nostro sorriso più giallo nell’arco del tempo.
Non tutti possono ottenere lo stesso risultato, se non quello del proprio dente naturale.
Il risultato dipende dalla quantità e qualità dello smalto che c’è, cioè lo strato più superficiale del dente.
Più smalto è presente sul dente migliore sarà il risultato.
Un dente che negli anni ha ridotto la quantità di smalto, perché si è consumato (ad esempio per il bruxismo notturno o reflusso gastrico o altre abitudini dannose, come bere spesso coca-cola), si sbiancherà di meno.

E dunque, è consigliabile fare lo sbiancamento?

Assolutamente si! Non è un trattamento dannoso per i denti se fatto con i giusti criteri e se si seguono i consigli del dentista.
È un trattamento professionale totalmente sicuro che non compromette la salute dei denti.
Questo per merito dei prodotti di ultima generazione e altissima qualità, che utilizziamo nel nostro ambulatorio, grazie ai quali possiamo garantire un risultato soddisfacente e duraturo nel tempo.

Per sbiancare i denti dimenticatevi il bicarbonato (domestico), i rimedi sbiancanti fai da te o della nonna e i dentifrici che promettono miracoli, non solo sono totalmente inefficaci, in più spesso possono consumare o aggredire lo smalto, indebolendo i denti, creando problemi di ipersensibilità oltre che un maggior rischio di insorgenza di carie.
 
Ma quando è indicato fare lo sbiancamento?

Essendo un trattamento esclusivamente estetico, si può eseguire solo in assenza di placca, tartaro, carie, ipersensibilità, gengivite o altre patologie.
In condizione di salute orale tutti i pazienti adulti possono sottoporsi a questo trattamento professionale.  
Con il tempo, scarsa igiene orale, alimentazione e fumo possono modificare il colore dei denti, ecco perché è importantissimo seguire questi pochi e semplici consigli:
- pulire i denti quotidianamente ( igiene orale domiciliare)
- Avere una corretta alimentazione
- Eliminare o cercare di ridurre al minimo il fumo
- Fare dei controlli periodici dal dentista ( generalmente ogni 6-12 mesi)

Che tipi di sbiancamento esistono?

Sbiancamento dentale professionale in studio: è un trattamento assolutamente indolore che prevede generalmente l'utilizzo di gel a base di perossido di idrogeno (acqua ossigenata ad una percentuale molto alta) o perossido di carbammide che, dopo avere adeguatamente protetto le gengive, viene applicato sui denti e quindi lasciato in posa un tot di tempo.
Trattamento sbiancante post igiene: è un trattamento veloce post igiene orale professionale, con una percentuale di perossido di idrogeno o carbammide più basse rispetto allo sbiancamento dentale professionale.
Sbiancamento dentale domiciliare: il paziente deve collaborare attivamente al trattamento. A lui verrà consegnata dal professionista una mascherina personalizzata all'interno della quale inserire le sostanze sbiancanti in gel o delle strisce sbiancanti precaricate. Queste saranno quindi indossate e tenute in sede per un tempo variabile secondo le indicazioni del dentista.
Al trattamento sbiancante verrà associato un trattamento desensibilizzante per prevenire l’insorgenza di ipersensibilità.

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